12/04/2012
Paratia di Pali Secanti - Mestre (Venezia)
Per consentire il passaggio sotto i binari ferroviari della stazione di Mestre (VE), nell’ambito dei lavori di realizzazione del nuovo sistema tranviario, è stato realizzato un diaframma a pali secanti all’incrocio tra via Cappuccina e Viale Stazione.
Tale diaframma (berlinese) è composto da una serie di pali “primari” di diametro 750 mm posti ad interasse di 600 mm (Fig. 1); successivamente vengono eseguiti i pali “secondari” dello stesso diametro che vanno ad intersecare i pali primari creando così una sovrapposizione compenetrata tra singoli elementi che migliora le caratteristiche meccaniche della struttura e garantendo la tenuta idraulica.

L’impossibilità della chiusura al traffico veicolare delle due vie ha obbligato a eseguire i lavori ai lati delle stesse su un corridoio di 7-8 metri di larghezza a ridosso dei fabbricati multipiano esistenti la maggior parte dei quali sprovvisti di fondazioni profonde.
Per evitare dissesti ai fabbricati e sostenere il terreno durante gli scavi della berlinese è stato preventivamente eseguito un consolidamento tramite iniezioni verticali ed inclinate di miscela cementizia e chimica da parte della committente Ing. Mantovani S.p.A.

La scelta della Committente riguardo la berlinese anziché un tradizionale diaframma
ha i seguenti vantaggi:

a) L’impiego del tubo-forma che consente di lavorare senza arrecare disturbo allo stato tensionale del terreno che praticamente è soggetto a rilassamenti trascurabili durante lo scavo, il getto e la presa del calcestruzzo. La realizzazione di un classico diaframma avrebbe comportato un fronte di scavo minimo di 2,5 metri provocando un più elevato grado di rilassamento del terreno su un’area le cui dimensioni non sono facilmente valutabili con i rischi connessi ai fabbricati esistenti;
b) L’assenza d’impiego di bentonite per il sostegno dello scavo in una zona densamente abitata con il rischio di dispersioni all’interno dei cunicoli dei sottoservizi;
c) Per la presenza del tubo-forma non si verificano sbulbature ed il fabbisogno di calcestruzzo
è al massimo del 3-4% superiore al teorico.

La costruzione dei pali secanti ha comportato le seguenti operazioni:
1) Approntamento delle corree di guida mediamente dime mobili realizzate con apposite cassaforme metalliche per identificare perfettamente l’asse di ogni singolo palo.
2) Esecuzione dei pali primari con rotoinfissione del primo tubo di rivestimento munito di scarpa, scavo all’interno dello stesso con trivella, installazione dei successivi tubi di rivestimento fino alla profondità prevista, posa della gabbia di armatura, getto del calcestruzzo ed estrazione della colonna.
3) Esecuzione del palo secondario (tra due pali primari) dopo 2-3 giorni di maturazione del calcestruzzo in modo che siano evitate rotture del primario e sia possibile il taglio con la scarpa delle sovrapposizioni.
Durante questa fase dovrà evitarsi il taglio dei ferri delle gabbie dei pali primari che sono state posate con appositi distanziali.

Le attrezzature impiegate comprendono la perforatrice ENTECO modello E 6050 HD equipaggiata di asta telescopica kelly (3x8,5 mt) ed utensili di scavo (bucket e trivella); inoltre sono stati utilizzati tubi forma a doppia parete di diametro 750 mm in elementi modular ( 1,2,3 e 5 metri di lunghezza) collegati tra loro congiunti bullonati a tenuta. Al primo tubo di scavo è accoppiata una corona munita di taglienti (scarpa) in gradodi tagliare il calcestruzzo della sovrapposizione dei due pali primari adiacenti. I tubi forma sono collegati alla testa rotary dell’E 6050 per mezzo di un trascinatore a giunto cardanico per evitare eccessivi sforzi sulla testa stessa. Una batteria di tubi getto munita di tramoggia di scarico del calcestruzzo dall’autobetoniera completa l’attrezzatura impiegata per il getto. Una gru idraulica ENTECO modello E 8018 è stata usata come ausilio alle operazioni di posa gabbie, getto calcestruzzo e movimentazione delle attrezzature.

CARATTERISTICHE DELLA PERFORATRICE E 6050 HD
- Potenza 261 kw
- Coppia applicata alla rotazione del tubo-forma 240 kNm
- Argano di spinta 200 kn
- Peso in lavoro kg 49.000 c.a.


CARATTERISTICHE DELLA GRU DI SERVIZIO E 8018
- Carro allargabile da 2.500 a 3.600 mm
- Potenza 90 kw
- Braccio da 16 m. ripiegabile lateralmente in trasporto
- Capacità di sollevamento max 18 t.
- Peso 18,5 t.

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